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Giorno 10- Il silenzio

Aggiornamento: 6 apr 2020

793.

Non c'è altro da aggiungere.

Si questo triste numero, si riferisce al totale dei morti in una singola giornata di questa tragedia.

Immane tragedia dire.

In pratica, oggi in Italia, abbiamo avuto quasi un morto ogni 2 minuti.

Questo supera anche il dato sconcertante di Madrid della scorsa giornata di un morto ogni 15 minuti e quello triste di Bergamo di un morto ogni 30 minuti.

Letto così fa spavento, fa davvero spavento questo coronavirus.

Non ci sono dati da aggiungere, non ci sono calcoli da fare.

Purtroppo ogni previsione positiva fatta il giorno prima, ahinoi, il giorno dopo viene categoricamente smentita.

Oggi non ci sono polemiche da muovere contro il governo, se ha fatto troppo poco e troppo tardi.

Non voglio sentire polemiche contro i governatori delle regioni, se sono stati troppo blandi e se hanno sottovalutato.

Oggi voglio unirmi in silenzio ad un pensiero ed una preghiera collettiva rivolta per ognuna di queste 793 persone.

Non mi interessa se avevano patologie pregresse o meno.

Non mi interessa se avevano 80 oppure 50 anni.

Non mi interessa se erano uomini o donne, se erano soli oppure hanno lasciato un'intera famiglia.

E dico che non mi interessa non per mancanza di rispetto.

Anzi, proprio per estremo rispetto a queste persone, senza dover indagare a fondo il perchè o il percome.

No.

Oggi voglio tributare questi esseri umani con il silenzio.

Spesso, il silenzio fa più rumore di mille parole.

Oggi non ho tante parole da dedicare, ma tanto sconcerto nel cuore.

La situazione è triste, seria.

Più seria di quanto molti di noi pensavano potesse degenerare.

Alcuni sono stati tacciati di essere apocalittici, altri volevano fare i complottisti.

Ma la realtà è stata ben altro, ed ora stiamo piangendo i morti.

Tanti morti, tanti contagi.

Persone comuni, ma anche medici, infermieri e personale ospedaliero.

E chissà domani.

Ora non voglio pensarci ma, per favore, taciamo.

Ed in silenzio oggi prima di dormire, o domani durante la giornata, chiudiamo gli occhi e rivolgiamo un pensiero, non solo a queste 793 persone di oggi, ma a tutte le 4.825 vittime dall'inizio di questa immane tragedia.

Concludo con un'aforisma di uno scrittore torinese Guido Rojetti, seppur non so se sia fuori contesto, però secondo me sembra che esplichi bene come in queste occasioni vorresti ascoltare solo la voce di chi non c'è più.....ma non puoi.


"Non c’è rumore più assordante del silenzio di chi vorresti sentire." (Guido Rojetti)

Rest in Power


Il rispetto prima di tutto, #restiamoacasa.

RESTIAMO UNITI.

F.



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