Dall'inizio della pandemia si è sempre parlato ed analizzato la prospettiva futura.
Su tanti blog, tra cui il mio, testate giornalistiche, magazine online, o anche riviste indipendenti si è provato a dare un risvolto positivo alla pandemia.
Ma dopo quasi 50 giorni, il mio ottimismo inizia a vacillare.
Il dubbio insorge, non nei confronti di noi esseri umani che ci stiamo impegnando e investendo tutta la nostra buona volontà per cambiare, rinnovarci e riscoprirci, bensì su quello che riguarderà la quotidianità, anche sul luogo di lavoro per chi ci ritornerà presto. Le perplessità sono nei confronti del sistema, di questo sistema.
Oggi, in uno dei rarissimi momenti in cui ho acceso la televisione per vedere il TG serale, ho iniziato a vedere, o meglio a sentire, una serie di pubblicità.
Apriti cielo....
Tutta la positività che ho dentro ha Iniziato a tentennare.
Tutti, ma dico proprio tutti, sono saliti sul carro della solidarietà nazionalistica da pandemia.
Pubblicità di ogni brand o azienda, ce n'è per tutti i gusti.
Si passa da quella di noti marchi di pasta che promuovono la "casa" e la "famiglia, ad un‘altra famosa casa automobilistica.
Passiamo dalle solidali imprese assicurative ai grandi supermercati che tributano i propri dipendenti.
Slogan e claim studiati a pennello per coinvolgere il consumatore e rassicurarlo che "Andrà Tutto Bene", ammesso che continueranno a sentirsi parte del grande brand citato, spendendo i propri (pochi) soldi.
Questa è per me una dimostrazione di come questo sistema in cui viviamo, a trazione capitalista, non si arresti nemmeno in un momento di riflessione e riorganizzazione come questo.
Aziende multimiliardarie che non si fermano di fronte a nessuna pandemia, nessun contagio.
Anzi, sono pronte a fagocitare situazioni reali, tragedie umane e difficoltà concrete della gente comune per rigirarle a proprio vantaggio.
Da bravi sfruttatori di risorse, di persone, sono arrivati anche a mettere le mani, gli occhi ed il marketing su questa pandemia.
Ed il tutto alla velocità della luce.
Mi sembra una corsa ad un apparente buonismo, svuotato di ogni caratterizzazione umana, ahimè.
Giusto il tempo di uno spot....
Il rispetto prima di tutto, #restiamoacasa.
RESTIAMO UNITI.
F.
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