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Giorno 8

Aggiornamento: 6 apr 2020

Oggi è stato un giorno particolare, un giorno strano sotto molti punti di vista.

In questo giorno si è celebrata la festa del papà, ed io l'ho vissuta per la prima volta da protagonista.

Ma non è stata esattamente come avevo pensato, immaginato.

In isolamento, confinato a casa, senza nemmeno poter fare una camminata e godermi il sole con mia figlia, mia moglie, il mio cane.

No, in Italia non si può. Ma non perchè ce l'ha imposto il governo, o perchè dobbiamo aver paura di eventuali multe o denunce per violazione del decreto del contenimento del Coronavirus.

No, dobbiamo rimanere a casa in primis per senso civico, per tutela della sanità pubblica, e per il bene nostro e dei nostri cari.

Anche se non è stata la giornata che avevo previsto per celebrare la mia prima paternità, sono stato bene, ho apprezzato gli attimi e i piccoli momenti casalinghi con la mia famiglia.

Ma ad un certo punto, appena mi è salito lo sconforto, ho pensato : "Che egoista che sono".

Si, proprio così. La mia mente è ritornata velocemente alla razionalità, per fortuna.

Ho pensato a tutti quei padri di famiglia che non hanno potuto festeggiare con i propri figli perchè in isolamento, lontano da loro, magari soli con le loro mogli.

Non ho potuto fare a meno di rivolgere un pensiero a tutti i padri di famiglia che sono ricoverati in terapia intensiva o in reparti di malattie infettive perchè risultati positivi al Covi-19.

A tutti quei padri di famiglia, medici, che sono in corsia ed in reparto da giorni, dalla mattina alla sera, fuori di casa, per lottare in questa emergenza, fare il loro dovere e rischiare di esser contagiati.

Ovviamente il pensiero è andato anche a tutti quei figli, che non hanno potuto festeggiare perchè il padre se l'è portato via questo virus letale che non sembra arrestarsi.

O viceversa, a quei padri, che non hanno potuto abbracciare i propri figli perchè sottratti da questo virus.

Oggi non c'è stato molto da celebrare, in Italia, ora ci sono più decessi di quelli subiti dalla Cina all'inizio di questa emergenza.

Più di 3405 anime portate via da questo virus.

Poi il mio cervello è andato direttamente oltre, pensando anche a tutti quei padri e figli colpiti dalle guerre, in particolar modo dal disastro siriano, dalla guerra taciuta dai media in Yemen, dal massacro pluridecennale in Palestina e dalla scabrosa situazione in Libia con tanto di tacito consenso italiano.

E potrei continuare cosi a lungo, ahimè.

Il mondo quotidianamente piange i suoi morti per epidemia, guerre, lotte di potere, immigrazione, povertà, malattie.

Non si può ignorare tutto ciò, pertanto questo giorno di festa per me è diventato un giorno di meditazione e di lezione di vita.

Mai dare per scontato nulla nella vita, attimi, momenti, ricorrenze, cibo, aria che respiriamo, il lavoro, la salute, la famiglia. No, nulla ci è dovuto.

Perchè dalla parte opposta della nostra porta di casa, della strada in cui abitiamo, dall'altra parte della nostra città, dall'altro capo del Paese o del Globo, c'è qualcuno che lotta e soffre per quello che al mattino, al risveglio, ci sembra "scontato" o "garantito".

I buddhisti sottolineano con grande importanza questo tipo di atteggiamento, ovvero l'Empatia, che è una disposizione di animo per cui dobbiamo metterci nei panni del prossimo per poter comprendere, sentire (come sensazione) e capire il diverso punto di vista.

E' un esercizio che potrebbe far bene a tutta l'umanità.

Proviamolo a fare, e per una volta, proviamo a non essere e pensare da egoisti.


Il rispetto prima di tutto, #restiamoacasa.

RESTIAMO UNITI.

F.


PS: Considerando che mi piace anche fare musica, oggi, in occasione della festa del papà, con il collettivo di cui faccio parte, abbiamo pubblicato un EP a 4 mani con il mio caro fratello Hairl Dub, per celebrare la nostra prima paternità, avvenuta praticamente in contemporanea.

L'EP si chiama Father to Father, ed assieme abbiamo deciso di pubblicarlo su Bandcamp e di devolvere i ricavi, pochi o tanti che siano, delle vendite del progetto alla protezione civile per l'emergenza Covid-19 in Italia. Se volete sentire della musica e sostenere con un piccolo contributo la protezione civile in questo immane sforzo contro il Coronavirus lascio a tutti il link.


1 commentaire


mariapinaparisi
mariapinaparisi
19 mars 2020

Auguri a tutti i papà che non ci sono più ai papà che sono lontani dalle loro famiglie, a tutti i figli che non hanno più un papà ma ne conservano una memoria fatta di tenerezza di orgoglio, di insegnamenti e di esempi.

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