All’uomo bianco piace indossare i brand che scimmiottano da anni la cultura di strada della black community facendone un business, tra scarpe, t shirt, jersey da basket o da baseball, snapback e quant’altro.
All’uomo bianco, piace ascoltare l’hip hop e la black music, anche se l’uomo bianco è riuscito a sradicare la cultura hip hop dal suo contesto rendendolo un prodotto di consumo per la grande massa.
All’uomo bianco però non piace esporsi mediaticamente e spendere qualche parola a difesa della Black community o di un popolo oppresso.
In questo caso vacilla, esita l’uomo bianco, appellandosi allo sdegno che prova per saccheggi e devastazioni.
Non parliamo di una fazione o partito politico,parliamo di alzare un pugno contro ogni forma di razzismo,xenofobia, sessismo, omofobia.
Oggi bisogna prendere una chiara posizione.
Bisogna solo alzarsi e dimostrare con i fatti di stare dalla parte della Vita, del rispetto della stessa, dalla parte degli oppressi che dalla Palestina, all’Etiopia, passando per la Siria e lo Yemen fino agli States, hanno sul loro collo il ginocchio dell’uomo bianco, capitalista sfruttatore ed usurpatore da più di 400 anni.
We or Them? #StandForLife
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