Tiziano Terzani, noto giornalista e scrittore fiorentino, qualche anno fa affermava:
“Ormai nessuno ha più tempo per nulla. Neppure di meravigliarsi, inorridirsi, commuoversi, innamorarsi, stare con se stessi. Le scuse per non fermarci a chiedere se questo correre ci rende felici sono migliaia, e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle.”
In effetti al giorno d'oggi siamo proprio incapaci di dare valore ai momenti.
Siamo troppo concentrati sulle ore, sui mesi, sugli anni.
Siamo talmente focalizzati nell'inseguire stereotipi e modus vivendi proiettati al futuro che ci dimentichiamo di vivere il presente.
Abbiamo paura di invecchiare.
Abbiamo paura di ammalarci.
Siamo terrorizzati dalle conseguenze del tempo sul nostro ego, sul nostro corpo, sulla nostra esteriorità.
Abbiamo paura delle rughe, corriamo a nascondere subito qualche capello bianco e poi che terrore la perdita dei capelli.
Siamo talmente distratti che abbiamo perso di vista il vero valore del tempo.
L'atto più "egoistico" che dovremmo fare, sarebbe regalare il nostro tempo alle persone che amiamo o alle persone a cui decidiamo di dedicarci.
Lo definisco "egoistico" perchè credo che nella reciprocità noi scopriamo noi stessi.
Nell'alterità noi formiamo noi stessi.
Pertanto riservare tempo a qualcuno è concedere lui/lei un pezzo di noi.
Un piccolo pezzo della nostra vita.
Che ha un tempo definito e non infinito, limitato, non illimitato.
Un pezzo di noi che ci tornerà indietro arricchito, condito, farcito e più ampio.
Dalla prospettiva del "Me" alla prospettiva del "Noi".
Una chiacchiera con un mendicante fuori dal supermercato per sapere come sta, conoscere la sua storia.
Una mezza giornata di volontariato per qualsivoglia associazione.
Una visita ad una nonna/o, per chi ha ancora la fortuna di averne, per interessarsi alla loro giornata.
Una parola di conforto ad un amico/a in cerca di aiuto.
Pochi minuti di attenzione possono cambiare la prospettiva ed anche la giornata.
Possiamo dare speranza.
Rincuorare.
Aiutare.
Troppo spesso siamo vaghi, siamo schivi, siamo superficiali.
E lo siamo perchè girovaghiamo come trottole,schiavi del correre di questa società capitalistica in cui ci ritroviamo a vivere.
Ma non siamo stanchi di tutto ciò?
Non siete stanchi di tutto ciò?
Alcuni giorni, dopo esser andato di fretta, riesco a fermarmi.
Pensare per pochi minuti.
Meditare.
Soltanto allora, mi accorgo davvero che fermare il tempo e goderne è e deve essere un esercizio che dobbiamo praticare e allenare.
Soffermarci sul tempo è un atto rivoluzionario nei giorni nostri. Dedicarlo al nostro prossimo, familiare o meno, è un atto eroico.
Perchè dedicare il tempo è dedicare amore.
Perchè in un mondo frigido, compulsivo e materialista, l'amore ha sempre meno spazio.
Allora fermiamoci.
Coltiviamo il tempo.
Comments