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Il tempo di un respiro

Il 2022 sta per terminare.

E già esserne testimoni non è scontato.

Solitamente ognuno verso la fine dell'anno si fa prendere dall'ansia del bilancio.

Lavoro, Famiglia, Amore, Business fanno parte di questi spunti riflessivi.

Non credo che bisogna solo guardare ai grandi risultati e ai grandi obiettivi.

Spesso in questi bilanci, troppo influenzati dall'ossessione per la performance e i risultati, concentriamo la nostra attenzione solo su Lavoro, Produttività, Denaro.

Dobbiamo cambiare prospettiva.

Guardare ai grandi Doni della quotidianità.

Non solo nell'ultimo dell'anno quando facciamo il recap della nostra esistenza, ma ogni giorno.

Ricordiamoci che il nostro mondo, quello personale intendo, è solo un micro puntino in quella grande sfera chiamata Creazione, Natura o semplicemente Vita.

Ci sono aspetti che tralasciamo e non consideriamo proprio.

Ci sono eventi che tendiamo a dimenticare (o volerlo fare).

Ma il grande meccanismo dell'Esistenza va avanti anche senza di noi.

Siamo meno egocentrici, meno egotici nel puntare lo sguardo.

Pensiamo ai due anni passati sotto la morsa di un virus sconosciuto che ci ha annichilito, assopito, terrorizzato e recluso.

Quello che viviamo oggi è il frutto del seme piantato ieri.

Nel 2022 ho compiuto la bellezza di 36 anni.

Un ottimo motivo per essere grati, considerando che tutt'oggi in molti Paesi poveri l'aspettativa media di vita non supera i 38/40 anni.

Ho potuto portare avanti tanti progetti personale e familiari.

Questo blog è uno di questi.

Implementando la mia pubblicazione e dedicandoci maggiore attenzione.

Sono riuscito a fare musica con dedizione producendo la mia 7a release personale.

A Dio piacendo stamperò anche il vinile in 7" del brano.

Ottendendo anche qualche passaggio in radio FM.

Ho trovato il tempo per meditare con costanza cambiando radicalmente la mia Morning Routine.

3271 minuti di sessioni.

Era un cambiamento sul quale da tempo stavo riflettendo ma non ero riuscito mai ad avere continuità nella pratica.

Sono riuscito a consolidare la mia posizione lavorativa con diversi sforzi.

Mi sono sposato, celebrando l'unione di due identità in un momento storico particolarmente turbolento e dove abbiamo difficoltà a condividere, a rinunciare per l'alterità, a subordinare una parte dell'Io al Noi.

Mia figlia ha compiuto 3 anni.

Una vera Benedizione.

Paura e Gioia, Sudore e Insogna, Sorrisi e Lacrime.

Last but not least.

Ho concepito anche il mio secondo figlio allargando l'amore intorno a me, a Dio piacendo.

Accanto a me ho delle persone speciali e preziose che allietano la mia esistenza e mi riprendono quando perdo la bussola.

Infine, quest'ultimo giorno dell'anno lo passerò in famiglia con i miei genitori che ho ancora la Grazia di avere vicino a me.

È stato tutto rose e fiori?

Assolutamente no.

Siamo stati almeno 5 volte in ospedale per motivi vari e differenti.

Ho pianto almeno una 20ina di volte.

Mi sono sentito sull'orlo del fallimento.

Alcune volte ero sopraffatto dalle emozioni.

Ho perso il controllo ripetutamente.

Mi sono piegato, ammalto ma mai spezzato.

Volevo arrendermi ma non l'ho fatto.

Ho lottato.

Ho vissuto a pieno l'altalena della Vita con tutte le sue sfumature.

Nella sua completa gamma.

Com'è normale e fisiologico.

Ma soprattutto al di là di ogni proclama, ogni risultato, ogni obiettivo, ogni traguardo,

Ho RESPIRATO.

Mi sento fortunato?

Certamente. Perché nessun attimo è scontato.

Nessun respiro dovuto.

Allora, in questo mondo che corre cosi veloce, fatto di personalismi e individualismi, voglio fermarmi un attimo.

Il tempo di un respiro.

Dentro.

Fuori.

Dentro e ancora Fuori.

Sono qui, sono presente, sono Vivo.


Grazie



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