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Giorno 15 - E' colpa della neve

Aggiornamento: 6 apr 2020

Personalmente trovo l'inverno una stagione molto produttiva sotto ogni punto di vista.

Quando fuori piove o, anche meglio, nevica, non ho la "tentazione" di fare serate o uscite con amici.

Sento di chiudermi a riccio, raccogliere le mie energie e cadere in letargo in interminabili meditazioni esplorative.

Mi piace sedermi sul divano e leggere un buon libero mentre sento lo scroscio incessante della pioggia sbattere sui vetri delle finestre.

Sento l'ispirazione di chiudermi nel mio mondo musicale e intraprendere viaggi stando però seduto davanti a Logic.

Il freddo mi spinge in un romanticismo introspettivo di cui ho vitale necessità.

Oh si, l'inverno mi ricorda anche il calore del focolare familiare, la legna ardente con il suo interminabile crepitio e quella sensazione di appagamento.

Quest'anno però non abbiamo visto l'inverno, anzi. Sembrava quasi stesse passando inosservato per cedere il passo alla primavera.

Gli alberi quasi in fiore, le piante che iniziavano a germogliare, i raccolti che stavano crescendo.

Ma poi di colpo, il freddo.

Negli ultimi tre giorni in particolare le temperature sono scese repentinamente.

Così, all'improvviso, una corrente fredda in arrivo dai Balcani e dalla Russia, ha investito il nostro paese.

Il primo assaggio di inverno, un inverno assente sino ad ora.

Purtroppo mi spiace per le piante, gli alberi, ed i raccolti. Sarà un bel danno.

Però per me ci voleva un tocco di freddo.

Si, a me è mancato l'inverno.Tanto.

Soprattutto in questo periodo di isolamento, di distanziamento sociale.

Così dopo i giorni freddi, oggi è arrivata la prima neve a Bologna.

Poca, troppo poca, purtroppo, rispetto a quanto sono stato abituato a vedere negli inverni della mia "inesistente" ma speciale Campobasso.

Una piccola spolverata, ma che bella la neve!

Giusto quanto è bastato per darmi pace e tranquillità in quest'altra giornata di lockdown.

La neve con il suo candore tutto ricopre e pone sotto un diverso aspetto.

Oggi la neve per me è stata una benedizione perchè ha mascherato un'altra giornata triste di isolamento, dandole un tocco di normalità e naturalezza.

Si, perchè quando nevica sembra tutto placarsi.

Sembra fermarsi ogni attività.

Tutto rallenta.

Sembra fermarsi il tempo ed andare all'indietro.

Per questo oggi la neve ha reso questa situazione di isolamento "normale".

Così da stamane ripeto come fosse un mantra: "Voglio credere che le strade siano vuote per "colpa" della neve, voglio credere che i parchi siano off-limits, svuotati della loro vispa insita attività per "colpa" della neve.

Voglio credere che l'ambiente sia in religioso silenzio per "colpa" della neve."

Purtroppo, inconsciamente, so che non è così.

La neve può mutare l'estetica del paesaggio celandone solo temporaneamente l'essenza.

Di fatti, ecco, ora in tarda serata, la neve si sta disciogliendo, e riappare, come uno spettro, come uno spauracchio, questo maledetto virus che ci attanaglia.

Il rispetto prima di tutto, #restiamoacasa.

RESTIAMO UNITI.

F.

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