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Quale Natale!


Ci sono momenti nella Storia che ci segnano. Momenti che ci insegnano. Attimi di una fugacità immanente. Ognuno porta nel proprio cuore, nella propria personalità, nel proprio inconscio le cicatrici di quello che ha vissuto. Il corpo ne conserva le conseguenze, le reazioni. Dai grandi eventi che segnano le epoche fino agli eventi della propria microsfera personale. Siamo ciò che abbiamo vissuto e viviamo. Siamo la somma delle nostre re-azioni. Luoghi, profumi, odori, movimenti. Ogni ricordo tocca in noi una corda. Una vibrazione che ci riporta indietro. Quello che è stata la II guerra mondiale per le generazioni prima di noi, oppure il crollo del muro di Berlino, per noi è stato l’11/09. Ognuno si ricorda dov’era, in quell’esatto momento. Ognuno ha una propria memoria, un’istantanea di quegli attimi. Più grande di quell’evento, rimarrà in noi impresso il nome della pandemia, o del covid 19. Sono stati due anni intensi.Tristi.Incerti. Ognuno ha vissuto secondo la propria esperienza la pandemia. Ognuno ha pagato dazio ed ha subito disagi, problemi, difficoltà o peggio lutti. Così ognuno porta con se un’idea, una lascito, uno strascico di questa situazione. Quello attuale, è un mondo diviso. Divisivo. Non inclusivo. Ci sono sempre due barricate, due schieramenti, due posizioni, due modi di pensare. Con me o contro di me. Nemici e Amici. Una realtà sempre più polarizzata e polarizzante, che al di là della fumosa cortina di apparente perbenismo mostra marcate contraddizioni e tremende discriminazioni. Grand colpa è da additare ai social, altra colpa all’overload di informazioni. Ma questo non è un mondo che mi appartiene. Non è il mondo che voglio lasciare a mia figlia. In realtà non credo che appartenga a nessun essere umano. Non siamo fatti per vedere solo il bianco o il nero. Non esiste solo il pro o il contro. Non esiste solo l’immigrato o l’autoctono. Non esiste solo la destra o la sinistra. Non esiste solo il ricco e il povero. Non esiste solo il bello o il brutto. Non tutto è possibile rinchiudere in categorie e schemi semplicistici, considerata la complessità di fondo. Invero, credo che l’umanità sia la somma dei colori, delle sfumature delle ombre e delle luci. Se non riusciamo ad apprezzare le diverse tonalità, non possiamo apprezzare la vita nella sua pienezza. La nostra ricchezza è la diversità. Perchè dalla diversità nasce la reciprocità. In un perfetto cerchio vitale, in una perfetta Creazione, in perfetto equilibrio di necessità reciproca, convivono animali, piante e esser umani. Nessuno sopravviverebbe senza l’altro. Nessuno sopravviverebbe senza il prossimo. E non parlo solo di noi uomini, ma di tutto il Creato. In un mondo così globalizzato, interconnesso, la reciprocità è ancora più marcata. Ad ogni reazione corrisponde una reazione. Quello che facciamo oggi a Est, a Sud o dove sia, si riverbera fino al Nord e ad Ovest. Proprio perchè siamo correlati, gli uni e gli altri, impariamo a tollerarci. Impariamo a comprenderci, a non sopravvalutarci o sottovalutarci, perchè ognuno ha un proprio ruolo ugualmente importante. Impariamo a con-vivere se vogliamo ancora, in futuro, augurarci un “Buon Natale” per gli anni a venire. Perché siamo tutti parte di uno stesso CORPO. 1 Corinzi 12: 12-26 Il corpo umano ha molte parti, ma le molte parti costituiscono un intero corpo. Così è con il corpo di Cristo. 13 Alcuni di noi sono ebrei, alcuni sono gentili, alcuni sono schiavi e altri sono liberi. Ma siamo stati tutti battezzati in un solo corpo da un solo Spirito, e tutti condividiamo lo stesso Spirito. Sì, il corpo ha molte parti diverse, non solo una parte.Se il piede dice "Io non sono una parte del corpo perché non sono una mano", questo non lo rende meno una parte del corpo. E se l'orecchio dice: "Io non faccio parte del corpo perché non sono un occhio", questo renderebbe una parte meno importante del corpo? Se tutto il corpo fosse un occhio, come ascolteresti? O se tutto il tuo corpo fosse un orecchio, come sentiresti qualcosa? Ma i nostri corpi hanno molte parti e Dio ha messo ogni parte esattamente dove vuole. Quanto sarebbe strano un corpo se avesse solo una parte! Sì, ci sono molte parti, ma solo un corpo. L'occhio non può mai dire alla mano, "Non ho bisogno di te." La testa non può dire ai piedi, "Non ho bisogno di te." In effetti, alcune parti del corpo che sembrano più deboli e meno importanti sono in realtà i più necessari. E le parti che consideriamo meno onorevoli sono quelle che vestiamo con la massima cura. Quindi proteggiamo con attenzione quelle parti che non dovrebbero essere viste, mentre le parti più onorevoli non richiedono questa particolare cura. Quindi Dio ha messo insieme il corpo in modo tale che siano conferiti onore e cura in più a quelle parti che hanno meno dignità. Questo rende l'armonia tra i membri, in modo che tutti i membri si prendano cura l'uno dell'altro. Se una parte soffre, tutte le parti ne soffrono, e se una parte è onorata, tutte le parti sono contente.


Buon NATALE 2021 e Felice Anno Nuovo. F.

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